Cassazione: respinto ricorso di giudice onorario che chiedeva equiparazione di compenso col togato

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  • On Maggio 20, 2022
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Interessante Ordinanza della Cassazione sulla qualificazione del rapporto di lavoro col giudice onorario con conseguenze sul piano retributivo. Nonostante infatti le recenti prese di posizione della Corte di Giustizia che spingevano in altra direzione, il giudice onorario perde la causa non ottenendo l’equiparazione col giudice togato.

Nell’adunanza del 22 febbraio 2022 la Corte di Cassazione si esprime sul ricorso di un giudice onorario che, dicendo di aver ricoperto tale incarico presso il Tribunale di Avellino per dieci anni e di aver svolto l’attività in modo del tutto assimilabile a quello di un magistrato togato, chiedeva la condanna della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Giustizia e del Ministero delle Finanze al pagamento della somma di euro 254.539,44 a titolo di differenza tra quanto erogato per l’attività svolta e la retribuzione prevista per i magistrati ordinari.

Secondo la suprema Corte però tutte le doglianze sono infondate innanzitutto perché l’esercizio della funzione giurisdizionale è differente tra le due categorie di magistrati (togati ed onorari). La posizione dei magistrati che svolgono professionalmente e in via esclusiva funzioni giurisdizionali e quella dei magistrati onorari non sono fra loro confrontabili perché per i secondi il compenso è previsto in aggiunta ad altre attività, per cui non deve essergli riconosciuto lo stesso trattamento economico di cui beneficiano i primi.

Di seguito la sentenza.

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