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LAVORO: ISTITUITA COMMISSIONE D’INCHIESTA IN SENATO

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  • On Marzo 31, 2023
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Con Delibera 22 marzo 2023, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2023, è stata istituita una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, per la durata della XIX legislatura, ai sensi dell’art. 82 della Costituzione e dell’art. 162 del regolamento del Senato. 

La Commissione presenterà al Senato una relazione sull’attività svolta e sui risultati dell’inchiesta con cadenza annuale.

COMPONENTI 

La Commissione é composta da venti senatori, nominati dal Presidente del Senato in proporzione al  numero dei componenti dei Gruppi parlamentari. Fra questi sarà eletto un presidente, due vicepresidenti e due segretari che costituiranno l’Ufficio di presidenza.

Le sedute della Commissione sono pubbliche, tuttavia, qualora ritenga opportuno, potrà riunirsi in seduta segreta.

Per l’adempimento delle sue funzioni, la Commissione fruisce di personale, locali e strumenti  operativi messi a disposizione dal Presidente del Senato. Inoltre, può avvalersi dell’opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria, e di ogni altra collaborazione ritenuta necessaria con  soggetti interni ed esterni all’amministrazione dello Stato.

COMPITI

La Commissione ha il compito di accertare:

a) l’entità dello sfruttamento del lavoro, con particolare riguardo agli strumenti di prevenzione e repressione;

b) la dimensione del fenomeno degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo al numero di incidenti mortali, di malattie e di invalidità, nonché agli interventi di assistenza prestati alle famiglie delle vittime, verificando l’esistenza di eventuali differenze tra i sessi e individuando altresì le aree e i settori lavorativi in cui il fenomeno è maggiormente diffuso;

c) l’entità della presenza dei minori, con particolare riguardo ai minori provenienti dall’estero, alla loro protezione ed esposizione al rischio;

d) l’incidenza del fenomeno della presenza di imprese controllate direttamente o indirettamente dalla criminalità organizzata, nonché il rispetto della normativa in caso di appalti e subappalti con specifico riguardo ai consorzi, al cooperative; alle reti di impresa e ai siti produttivi complessi, con particolare evidenza ai settori sensibili, quali l’edilizia e la logistica;

e) l’utilizzo delle nuove tecnologie al fine della prevenzione degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo agli infortuni che si ripetono con frequenza maggiore e con modalità analoghe;

f) l’incidenza della digitalizzazione e delle nuove tecnologie sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento alle esigenze di adattamento delle competenze derivanti dal cambiamento tecnologico e organizzativo;

g) la congruità delle provvidenze previste e a favore dei lavoratori o dei loro familiari in caso di infortunio sul lavoro;

h) l’idoneità dei controlli degli organi di vigilanza sull’applicazione delle norme antinfortunistiche;

i) la dimensione e la gravità degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, con particolare riguardo alla tutela delle vittime e delle loro famiglie;

l) le cause degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alla loro entità nell’ambito del lavoro nero o sommerso e del doppio lavoro;

m) l’incidenza complessiva del costo degli infortuni sul lavoro sulla dimensione familiare dei lavoratori, sulla produttività delle imprese, sul Servizio sanitario nazionale e sul sistema economico;

n) eventuali nuovi strumenti legislativi e amministrativi da proporre al fine della prevenzione e della repressione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali;

o) l’incidenza e la prevalenza del fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in ragione dell’età e del luogo di residenza delle vittime, attraverso lo svolgimento di appropriate analisi;

p) l’incidenza della formazione permanente, il rendimento dell’istruzione scolastica e universitaria sulle tematiche della sicurezza sul lavoro, il differenziale di formazione italiano rispetto agli altri Paesi.

POTERI E LIMITI 

La Commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e  limitazioni dell’autorità giudiziaria e può acquisire, anche in deroga al divieto stabilito dall’art. 329 del codice di procedura penale, copie di atti e di documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l’autorità giudiziaria o altri organi inquirenti, nonché copie di atti e di documenti relativi a indagini  e inchieste parlamentari. 

Qualora gli atti o i documenti attinenti all’oggetto dell’inchiesta siano stati assoggettati al vincolo del  segreto da parte delle competenti Commissioni parlamentari di inchiesta, tale segreto non potrà essere opposto alla Commissione. 

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