Crisi d’impresa: al via la composizione negoziata. Con nuove opportunità per i professionisti

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  • On Novembre 15, 2021
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la L. n. 147/2021, pubblicata sulla G.U. serie generale n. 254 del 23 ottobre 2021, ha convertito il D.L. n. 118/2021 e con esso la procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa che, a partire dal 15 novembre 2021, rappresenterà per l’imprenditore un valido strumento per la ristrutturazione o il risanamento aziendale delle imprese in crisi nonché per  l’accesso alle procedure alternative al fallimento.
Ed infatti, l’imprenditore commerciale, compreso quello agricolo o quello “sotto soglia”, che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale ovvero in stato di insolvenza ma che intende (e può) ragionevolmente perseguire il risanamento dell’impresa, può chiedere al segretario generale della Camera di commercio, del capoluogo di regione nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’impresa, la nomina di un esperto indipendente che dia seguito all’invocata procedura di composizione negoziata.
Per la gestione della composizione negoziata è stata istituita dal sistema delle Camere di commercio, per il tramite di Unioncamere e sotto la vigilanza del Ministero della giustizia e del Ministero dello sviluppo economico, una specifica piattaforma telematica.
Tutto lo svolgimento della procedura avverrà con l’impiego di questo gestionale informatico ed il Tribunale non verrà coinvolto tranne che su specifiche richieste dell’imprenditore (ad esempio per la richiesta di misure protettive, finanziamenti prededucibili o rinegoziazione di contratti).

Gli esperti e gli elenchi tenuti presso le Camere di commercio

La composizione negoziata sarà impostata sulla figura dell’esperto che dovrà assistere l’imprenditorefacilitare i rapporti con i creditori e svolgere attività di garanzia di corretto comportamento del debitore durante la fase negoziale anche perché la gestione dell’impresa resta in capo dell’imprenditore.
Potranno essere nominati esperti nella composizione negoziale della crisi:
– gli iscritti da almeno cinque anni all’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e all’albo degli avvocati che documentano di aver maturato precedenti esperienze nel campo della ristrutturazione aziendale e della crisi d’impresa;
– gli iscritti da almeno cinque anni all’albo dei consulenti del lavoro che documentano di avere concorso, almeno in tre casi, alla conclusione di accordi di ristrutturazione dei debiti omologati o di accordi sottostanti a piani attestati o di avere concorso alla presentazione di concordati con continuità aziendale che sono stati omologati;
– i soggetti non iscritti in albi professionali, che documentano di avere svolto funzioni di amministrazione, direzione e controllo in imprese interessate da operazioni di ristrutturazione concluse con piani di risanamento attestati, accordi di ristrutturazione dei debiti e concordati preventivi con continuità aziendale che sono stati omologati, qualora non sia stata successivamente pronunciata sentenza dichiarativa di fallimento o sentenza di accertamento dello stato di insolvenza.

Le imprese potenzialmente interessate

Da informazioni provenienti da Unioncamere, dovrebbero essere quasi 300 mila le imprese con elementi di criticità che potrebbero accedere a questa nuova soluzione per la definizione della crisi.
Sono ipotizzate circa 10 mila richieste annue di nomina di esperti per avere l’accesso alla composizione negoziata.
La piattaforma, in corso di perfezionamento da parte delle Camere di commercio, sarà resa disponibile a breve e questo consentirà a tutti gli interessati di eseguire i test per la verifica dello stato di salute delle imprese o, se ritenuto necessario, per chiedere la nomina di un esperto.
Nei giorni a ridosso del 15 novembre, Unioncamere non si aspetta molte domande da gestire e questo consentirà di assestare le eventuali anomalie che si dovessero riscontrare nella procedura telematica.
Se così sarà, l’eventuale limitato numero di esperti che saranno già iscritti negli elenchi tenuti dalle camere di commercio potrebbe consentire di gestire adeguatamente le prime nomine necessarie.
Le opportunità per i professionisti e le scelte delle commissioni regionali
La composizione negoziata rappresenta un’interessante nuova opportunità di lavoro per i professionisti che operano sulla crisi d’impresa e per quelli che intendono avvicinarsi a questo settore.
Un ruolo importante nella distribuzione degli incarichi è assegnato alle commissioni istituite presso le camere di commercio del capoluogo di regione o delle province autonome di Trento e Bolzano.
Pur potendo individuare gli esperti anche da fuori regione, sarà necessario ed opportuno che la scelta dei professionisti che rivestiranno questo ruolo ricada, il più possibile, con riferimento alla territorialità delle imprese che chiederanno l’accesso alla composizione negoziata.
Si dovrà evitare che i professionisti che operano nei capoluoghi di regione siano ingiustamente privilegiati nella scelta solo per la coincidenza territoriale della Camera di commercio che opererà la scelta con il luogo di svolgimento della loro attività.
Credit by:
IPSOA Quotidiano
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