Si intitola “Carlo Smuraglia, un uomo di parte” il ricordo che  Gaetano Azzariti, ordinario di Diritto costituzionale alla “Sapienza” di Roma fa del partigiano, avvocato e uomo politico italiano, scomparso lo scorso maggio.

La testimonianza, pubblicata sul n° 2 di Costituzionalismo.it, restituisce un ritratto sintetico e appassionato di quella che fu una figura fondamentale nella battaglia per la salvaguardia della Costituzione.

Smuraglia, infatti, fu anche tra i fondatori e i maggiori protagonisti dell’Associazione “Salviamo la Costituzione”, fondata nel 2006 da Scalfaro e  Elia per opporsi alla riforma del centrodestra, e convinto assertore della modernità del dettato costituzionale ma, contemporaneamente, del fatto che la nostra è la costituzione più inattuata al mondo, mentre – spiega Azzariti – se “presa sul serio rappresenta il più avanzato progetto di liberazione e di emancipazione sociale che il nostro paese abbia conosciuto”.

Un progetto ancora inattuato il cui testimone deve passare ai giovani  affermava Smuraglia, come si legge nel ricordo: “Abbiamo il dovere imprescindibile di far trionfare lo spirito della costituzione, di farlo capire, apprezzare ed amare da tutti specialmente ai giovani; ai quali dobbiamo insegnare che non bisogna arrendersi mai”.

Ma, allo stesso tempo, un progetto che perseguì per tutta la vita. Ricorda Azzariti che subito dopo la vittoria referendaria del 2016, Smuraglia organizzò un ciclo di seminari  sui principi di fondo della Costituzione che, a dire dell’autore del testo, rappresenta “un manuale per l’attuazione della costituzione con […] proposte concrete, che, ove fossero volute, sarebbero di facile realizzazione; poi, questioni sistemiche le quali, sempre che si volesse, richiederebbero una più complessa azione politica; infine, direzioni di rotta e principi etici”.

In copertina Carlo Smuraglia, in una foto del Corriere della Sera

Ecco il testo completo di Azzariti.

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