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Sicurezza e Lavoro

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  • On Giugno 27, 2018
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di Giuseppe Berretta, Avvocato cassazionista e Docente universitario di Diritto del Lavoro


8° CONGRESSO REGIONALE SIULP SICILIA
Convegno Sicurezza e Lavoro
Binomio inscindibile
per lo sviluppo economico e sociale

Il lavoro nel comparto sicurezza.
Negli ultimi anni si è passati dalla retorica della sicurezza ad alcune misure concrete a riprova della centralità politica della sicurezza.

Tra il 2009 e il 2011  c’erano stati tagli per 3.3 mld al comparto sicurezza e  erano state bloccate le assunzioni (al 20% del turnover nel 2009)
Negli ultimi anni sono state stanziate nuove risorse, sono stati sbloccati i contratti ed i  concorsi.
Di grande importanza il decreto legislativo n. 95 del 29 maggio 2017, contenente disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle forze di polizia.
In questo ambito siete molto più attrezzati di me, per riconoscere pregi e difetti del testo normativo e dei suoi effetti applicativi, sarebbe utile affrontare la questione in modo sistematico ed approfondito, se fosse utile la mia collaborazione, do sin d’ora la disponibilità.

Il lavoro e la sua sicurezza.
La sicurezza dal punto di vista della stabilità e del rispetto delle tutele apprestate dall’ordinamento a favore del lavoratore.
In questo ambito è chiaro che la nuova disciplina in materia di contrasto allo sfruttamento della manodopera e al caporalato è di fondamentale importanza, come sottolineato dalla stesa relazione.

I settori più esposti al caporalato sono l’agricoltura, dove il fenomeno è incentivato anche dalla necessità di far fronte alla stagionalità delle colture che richiedono la concentrazione di molti operai per periodi brevi, e l’edilizia, ma recentemente si registrano casi rilevanti anche nel settore manifatturiero, in quello turistico ed persino in quello della grande distribuzione organizzata.
Secondo stime sindacali e delle associazioni di volontariato, il fenomeno coinvolge circa  400.000 lavoratori in Italia, sia italiani che stranieri  ed è diffuso in tutte le aree del Paese e in diversi settori dell’economia.
Secondo l’ISTAT, il lavoro irregolare in agricoltura, cui è associato comunemente il caporalato, registra una crescita costante negli ultimi 10 anni, attestandosi su un valore di circa il 23%, quasi il doppio rispetto al totale dei settori economici nazionali, (attestati circa al 12,8%).

 Il contenuto della legge n. 199/2016
I principali filoni di intervento della legge n. 199/2016, approvata in via definitiva il 18 ottobre 2016, riguardano:

  • la riscrittura del reato di caporalato (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro), che introduce la sanzionabilità anche del datore di lavoro;
  • l’applicazione di un’attenuante in caso di collaborazione con le autorità;
  • l’arresto obbligatorio in flagranza di reato;
  • il rafforzamento dell’istituto della confisca;
  • l’adozione di misure cautelari relative all’azienda agricola in cui è commesso il reato;
  • l’estensione alle persone giuridiche della responsabilità per il reato di caporalato;
  • l’estensione alle vittime del caporalato delle provvidenze del Fondo antitratta;
  • il potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, in funzione di strumento di controllo e prevenzione del lavoro nero in agricoltura.

Salute e sicurezza dell’ambiente di lavoro.
Sono state 212 le denunce d’infortunio con esito mortale presentate all’Inail nel primo trimestre del 2018, 22 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+11,57%). A perdere la vita sono stati 180 uomini (erano stati 160 nel primo trimestre 2017) e 32 donne (30). L’incremento è costituito solo da casi avvenuti in itinere, cioè nel tragitto tra casa e posto di lavoro, che sono aumentati in tutto di 24 unità, passando da 43 a 67 e riguardano lavoratori del settore Industria e servizi. Lieve flessione per le morti sul posto di lavoro passate da 147 a 145.
Sono alcuni dei numeri pubblicati negli open data dell’Inail, che ha diffuso le “Tabelle nazionali con cadenza mensile – Analisi della numerosità degli infortuni con esito mortale”.

Il 21 marzo, com’è noto,  hanno perso tre uomini nell’esplosione di un edificio a causa di una fuga di gas.
Due  vigili del fuoco Giorgio Grammatico e Dario Ambiamonte, e Giuseppe Longo, trovato carbonizzato dentro la palazzina.

Cosa si può fare per tentare di contrastare questo vero e proprio bollettino di guerra ?

Più ispezioni, più controlli, una diffusione della cultura della prevenzione, meccanismi di premialità, ma anche contrasto alla precarietà, alla forme di decentramento produttivo come i sub appalti.
Ad esempio il 13 giugno, a Sestri Ponente, è morto Salvatore Lombardo, 43 anni, operaio impegnato alla Fincantieri, ma alle dipendenze di un’azienda operante in subappalto.
Lombardo è morto cadendo da quasi 20 metri d’altezza, mentre stava lavorando su una nave in consegna per la Virgin.

In conclusione lavoro e sicurezza è un binomio inscindibile, per questa ragione investire in sicurezza e controlli è essenziale per tentare di creare occasioni di buona e vera occupazione.

Locandina_Sicurezza e Lavoro

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