Una società specializzata nella gestione e nell’organizzazione del sistema di emergenza sanitaria territoriale si è rivolta al nostro studio per essere difesa in un giudizio in cui alcuni lavoratori hanno chiesto il riconoscimento di un livello di inquadramento superiore e le conseguenti differenze retributive. Il nostro team di avvocati, all’esito di un attento studio della normativa di settore, è riuscito a dimostrare che non sussistevano i presupposti logico-giuridici per accertare, in concreto, che i lavoratori avevano svolto le rivendicate mansioni superiori. Contestualmente la nostra assistita, all’esito dell’istruttoria espletata, ha invece dimostrato che le mansioni svolte dai ricorrenti rientravano certamente nel livello di inquadramento contrattuale. Pertanto il Tribunale di Roma, in accoglimento delle nostre difese, ha rigettato la domanda formulata dai lavoratori e li ha condannati al risarcimento delle spese di lite.

Una società specializzata nell’installazione, gestione e manutenzione di impianti fotovoltaici si è rivolta al nostro studio per essere difesa in un giudizio in cui un proprio cliente le ha chiesto un risarcimento milionario (a titolo di danno emergente e lucro cessante) per l’asserito inadempimento della prima nell’attività di gestione e manutenzione dell’impianto fotovoltaico installato presso la seconda. Il nostro team di avvocati, all’esito di un attento studio della normativa di settore nonché della documentazione fornita dalla nostra cliente, ha rappresentato al giudice che alcuna responsabilità poteva esserle attribuita sia perché la lamentata “non conformità” dei materiali utilizzati non era stata dimostrata durante il processo sia perché il bene, come confermato dai consulenti nominati dal giudice, è sempre stato funzionante nonché correttamente manutenuto. Il Tribunale di Catania, all’esito dell’istruttoria e valutati tutti gli atti di causa, ha accolto tutte le nostre difese ed ha contestualmente rigettato la domanda di controparte, altresì condannandola al risarcimento di tutte le spese di lite.

Una lavoratrice si è rivolta al nostro studio al fine di agire in giudizio nei confronti del proprio istituto di previdenza che, ritenendola assente dal domicilio durante una visita di controllo, le ha applicato la sanzione della trattenuta dell’indennità di malattia sino a 10 giorni. Incardinato il giudizio dinnanzi la Sezione Lavoro del Tribunale di Catania, il nostro team di avvocati ha dedotto l’illegittimità del citato provvedimento attesa la presenza della stessa presso il domicilio il giorno della visita di controllo, rilevando, altresì, l’errore cui sarebbe incorso il funzionario dell’istituto citofonando ad un campanello diverso dal proprio, sebbene contrassegnato dallo stesso cognome della ricorrente. Il Tribunale di Catania, all’esito dell’assunzione della prova per testi, ha accolto il ricorso e dichiarato il diritto della nostra cliente ad ottenere l’intera indennità di malattia, condannando controparte al rimborso di tutte le spese di lite.